Per affrontare le paure con coraggio e creatività devi riconoscerle come alleate

Trovare il coraggio di guardare negli occhi le tue paure significa non solo toccare con mano che hanno la consistenza di una nube di fumo ma, soprattutto, che possono esserti di aiuto più di quanto immagini.

Affrontare le paure

Accetta l’esistenza delle tue paure

Non esiste pianta che, nell’arco della sua vita, non si trovi prima o poi nella condizione di dover fare i conti con parassiti e malattie. Afidi, acari, cocciniglie, pidocchi, muffe, per ogni pianta, insomma, arriva il momento di fronteggiare il proprio “nemico”. Questo, però, non la intimorisce al punto di decidere di non germogliare e fiorire. Se fosse così, parchi, giardini e aiuole sarebbe praticamente spogli.

Certo, è vero che, perlomeno le piante coltivate, quando attaccate da intrusi vengono aiutate con antiparassitari ma, oltre a questo, devono poi mettere in campo la propria forza e resistenza per superare l’attacco subito. Se si arrendessero subito a parassiti e malattie, nessun prodotto potrebbe in realtà aiutarle perché, come si dice, non si può aiutare chi non vuole essere aiutato e getta la spugna prima ancora di tentare.

Anche tu, in quanto essere umano, devi affrontare periodicamente dei disturbatori, dei “parassiti interiori” molto tenaci e subdoli: le tue paure. Tipicamente sono inquilini caciaroni che bussano alla tua porta ogni qualvolta decidi di apportare un cambiamento alla tua vita. Per ostacolare le tue intenzioni, quindi, iniziano ad agitarsi e a rumoreggiare per impaurirti e impedirti di procedere secondo i piani stabiliti.

La cosa più temibile, però, è voltare le spalle alla paura, chiudere gli occhi per non vederla. Perché così facendo consegniamo la cosa più preziosa che abbiamo in noi a qualcos’altro. (dal libro “I salici ciechi e la donna addormentata”, Ed. Einaudi)

La paura può essere una tua alleata

Quando si parla di “paura” ci si riferisce ad un’intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o semplicemente supposto. Ora, se la paura di un concreto pericolo è alla base della tua sopravvivenza, ed è quindi bene che ci sia, la paura illusoria, quella derivata da un pericolo che hai solamente immaginato (es. paura di fare una figuraccia, di commettere un errore, di non essere all’altezza, di venire criticata), è un grosso limite che, simile ad un freno a mano costantemente inserito, si trasforma in una scusa che impedisce ogni tua azione.

In realtà, nonostante venga in genere etichettata negativamente, la paura può diventare una tua alleata dato che, quasi sempre, rappresenta un campanello d’allarme che ti informa della necessità di oltrepassare i tuoi limiti per cambiare, per dirigerti verso una nuova direzione, per chiudere vecchie ferite o superare situazioni passate.

Cercare di farle la guerra è perfettamente inutile. Un’emozione, infatti, non può essere cancellata ma soltanto gestita. È importante ricordare, poi, che qualsiasi cosa a cui fai resistenza tenderà a persistere, proprio come una persona che bussa con insistenza alla tua porta senza intenzione di schiodare. Il miglior antidoto, quindi, rimane l’accettazione il che, sia chiaro, non si traduce in rassegnazione passiva o gradimento a denti stretti ma, piuttosto, nel continuare ad andare avanti con atteggiamento propositivo senza avere la pretesa che quello che vivi sia diverso da quello che è. 

Finché tenti strenuamente di tenere la paura al di fuori di te rischi, e il più delle volte senza nemmeno rendertene conto, di farla diventare forte a tal punto da limitare la tua capacità di scelta e di azione. Se, invece, impari ad ascoltarla e ad accettarla per quella che è, riuscirai a gestirla e a sfruttare a tuo vantaggio la grande energia di cui si fa portatrice. Inutile sottolineare che qui la parola chiave è coraggio.

La paura ha la consistenza di una nube di fumo

Una storiella racconta che tanto tempo fa, in un posto nascosto del mondo, esisteva un villaggio popolato da strani abitanti. Qui vivevano le emozioni ed alcuni elementi della natura che, stanchi di essere maltrattati dall’essere umano, decisero di rifugiarsi in questo paese fantastico. Passeggiando per i campi verdi e in fiore, si scorgevano qua e là delle casette. In una di queste, vi abitava il Sole, in un’altra l’Amore, in un’altra ancora la Gioia e ce n’erano davvero tante. È sorprendente il fatto che tutte vivevano in grande armonia e fratellanza!

Un giorno, però, arrivò un’emozione molto potente a turbare la vita serena degli abitanti: la Paura. Più determinata che mai, questa cominciò a bussare ad ogni casetta. La prima fu quella del Sole, che venne sorpreso durante il suo momento di riposo. Toc-Toc: “Chi sarà mai, a quest’ora della notte?” si chiese il Sole. Una voce rauca, cupa, tremolante e alquanto inquietante rispose: “Sono la Paura, apri la porta!”. Il Sole si terrorizzò, si nascose sotto il letto e non usci più. Da quel giorno, fu sempre notte.

Il giorno dopo, la Paura andò a bussare alla porta della Felicità. Anche lei si spaventò a morte e si chiuse in casa. Da quel giorno, le lacrime scendevano tremolanti sulle guance di tutti. Nessuno fu più felice. Orgogliosa di quanto stava accadendo, la Paura decise di rimanere nel villaggio e di fare visita a tutti gli altri abitanti, in modo da limitarli nelle loro casette. Giorno dopo giorno, ora dopo ora, essa continuava il suo cammino distruttivo, fino a quando  gli abitanti si trovarono a vivere in un posto senza stagioni e senza emozioni!

Mancava solo una casetta alla quale non aveva ancora bussato, ma la Paura non sapeva chi vi abitasse. Toc-Toc: “Sono la Paura, fammi entrare, manchi solo tu!”. Una voce forte, ferma e sicura rispose dall’interno: “Ti aspettavo da tanto tempo, arrivo subito!”. Appena la porta si aprì, puff… la Paura si sbriciolò in mille pezzettini, fino a diventare cenere, e sparì! Questa volta ad aprire la porta era stato il Coraggio.

Il coraggio non si trova sotto il letto e avere paura è perfettamente umano, non c’è nulla di male in questo. Anche prenderti il tempo e lo spazio per chiamare il coraggio a raccolta è più che lecito, non c’è scritto da nessuna parte che devi essere una super eroina. L’importante è prendere coscienza del fatto che, così come hai gli anticorpi per debellare le infezioni, allo stesso modo hai le forze psicologiche per superare ogni difficoltà.

Come lasciar fluire la paura

Osare con fiducia è il migliore rimedio per superare le tue paure. Senza comportarti in modo spregiudicato ed avventato, puoi agire scegliendo, tra i mezzi a tua disposizione, quello più adeguato per fronteggiare la situazione che hai di fronte e risolverla. Tieni presente, però, che non puoi sempre mantenere il pieno controllo su tutto e che, a volte, per stare meglio devi solo lasciar andare quello che ti blocca. Solo in questo modo, infatti, concedendo un po’ di spazio a quello che ti intimorisce, puoi far sgonfiare la sua spinta fino a farla scomparire del tutto.

Per agevolare il processo di trasformazione e guarigione delle tue paure puoi iniziare seguendo questi sei passi:

  1. Riconosci. Prendi coscienza della presenza in te di una paura e dalle un nome (di che paura si tratta?).
  2. Accetta. Accetta la paura per quella che è (non farlo significa, implicitamente, non accettare la parte di te che è intimorita o che ti intimorisce) e concedile un po’ di spazio senza opporre resistenza.
  3. Fronteggia. Abbi il coraggio di guardare negli occhi la paura senza scappare (ignorarla significa solo renderla più forte e permetterle di manifestarsi come disagio psicosomatico).
  4. Ascolta. Senza emettere giudizi, disponiti all’ascolto sia di quello che la paura vuole dirti (qual è il suo messaggio?) sia delle sensazioni che sperimenti (qual è la mia reazione alla situazione?).
  5. Ringrazia. Riconosci alla paura l’aiuto che ti ha fornito e ringraziala per la sua sollecitudine.
  6. Lascia andare. Trova un modo positivo e a te congeniale per permettere alla paura di fluire liberamente e allontanarsi da te: disegnala, recitala, cantala, prendi a cazzotti un cuscino…

NOTA BIBLIOGRAFICA: La storiella sulla paura è presa dall’articolo di Giovanni Magni La paura. Emozione da vincere con il coraggio (www.piuchepuoi.it)

Psicogiardinaggio Pratico
innaffia questo seme di consapevolezza

“Le nostre paure – diceva il filosofo romano Lucio Anneo Seneca – sono molto più numerose dei pericoli concreti che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà”. Quanto aveva ragione!!

Ricordati che la paura, come qualsiasi altra nostra emozione, ha una sua utilità  e, infatti, ti mette in guardia dai pericoli che incontri lungo il tuo cammino. Diventa problematica quando la vivi in modo esagerato o fuori contesto dandole molto più potere di quello che ha.

Ritagliati un po’ di tempo per riflettere sulle paure che ti stanno attagliando in questo momento nei diversi aspetti della tua vita. Se fai fatica a riconoscerle, puoi usare questi due escamotage:

  1. Fai l’elenco dei tuoi “non vorrei” e sostituiscili poi con “ho paura di” (es. “non vorrei essere licenziata” diventa “ho paura di essere licenziata”).
  2. Elenca tutto quello che ti fa esitare, quello che non osi dire e fare.

Una volta individuate le tue paure, lavoraci sopra considerandone una alla volta. Usa come guida i sei passi che ti ho descritto nell’articolo. E mi raccomando: sii paziente con te stessa!!

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