Ecoterapia pratica: coltivare delle piante

Hobby molto diffuso e amato, il giardinaggio porta benefici che non riguardano solo la sfera fisica ma anche quella psicologica e spirituale.

Coltivare delle piante

Il bacio del sole per perdono, il canto degli uccelli per allegria. Si è più vicini a Dio in un giardino che in qualunque altra parte della terra.

Le parole della Gurney ben introducono il magico mondo del giardino, un microcosmo brulicante di vita che, in silenzio, ti mostra e ti insegna le grandi lezioni di Madre Natura.

Luogo di coltivazione e di crescita, un giardino può essere cose diverse per persone diverse – uno spazio di riposo, di contemplazione, di bellezza, di armonia, di nutrimento, di rinnovamento, di dedizione, di ispirazione, di insegnamento, di guarigione ecc. – ma nel tempo, per chi lo ama, si trasforma in un vero e proprio “spazio sacro” capace di radicare nel presente, allontanando così dagli affanni della quotidianità, ma soprattutto di lenire con il suo tocco delicato il cuore ferito.

Rimettendoti in contatto con il tempo “reale” dei movimenti ciclici dell’esistenza, il giardino ti offre poi la possibilità di risintonizzarti non solo con il mondo naturale che ti circonda, ma anche con il caleidoscopico mondo che ti porti dentro. Il giardino, infatti, permettendoti di abbassare il rumore interiore, è in grado di comunicare con la tua parte più profonda facendosi specchio del funzionamento della tua Psiche.

Il giardino, anche se piccolo, anche se si ha a disposizione un solo vaso o un balcone è una metafora della nostra psiche con questo delicato e sapiente intreccio di selvatico e di controllato, di spontaneo e di modellato. Perché la sua ricchezza e complessità, data dall’intreccio dei sentieri, dall’alternarsi di prati fioriti e alberi verdeggianti, dalla vitalità fontane e cespugli colorati, rispecchia la nostra natura interiore. La caduta delle foglie, la paralisi della vita durante l’inverno, lo schiudersi dei germogli, il movimento dell’acqua tra le rocce. Sono tutte esperienze che anche l’individuo fa, solo che le esprime con i concetti complessi della psicologia, mentre il giardino le esprime con il linguaggio della natura.

Non è un caso che, fin dall’antichità, il giardino abbia sempre ricoperto un ruolo d’onore nella vita delle persone che ben coglievano i suoi benefici sull’animo umano. Anche quando erano malate, le genti antiche abitualmente passeggiavano tra boschetti e roseti respirando a pieni polmoni considerando questa pratica come parte della cura. Oggi gli ospedali, inizialmente insensibili a questo fattore, stanno recuperando questa saggezza organizzando spazi verdi per pazienti e visitatori che, non più costretti ad incontrarsi o a sostare in asettiche e grigie stanzette viziate da fumo e aria malsana, possono godere di aria fresca e di un panorama rilassante e rinvigorente.  

I diversi studi fatti nell’ambito della Garden Therapy (fare attività di giardinaggio), della Horticultural Therapy (coltivare un orto) e dell’Healing Garden (godere di spazi appositamente progettati per promuovere il benessere delle persone), hanno ampiamente dimostrato che il poter stare a contatto con un ambiente ricco di piante può svolgere una vera e propria funzione curativa (priva, fra l’altro, di controindicazioni!) aiutando le persone che vivono un momento di malattia fisica o di disagio psicologico a trovare più in fretta la via della guarigione.

Considero le mie avventure in giardino un percorso di progresso, un’evoluzione dell’anima. Il giardinaggio è diventato un inaspettato strumento di grazia, perché, inginocchiata a scavare la terra, ho scoperto momenti di pace interiore. Quello è il solo posto in cui io non penso al lavoro o alle altre cose che sfuggono al mio controllo. La concentrazione assoluta, la sacralità dell’attimo presente che vivo quando pianto fiori o strappo erbacce mi donano un appagamento perfetto. La mente tace, e mi si allarga il cuore. (dal libro “L’incanto della vita semplice”, Ed. TEA)

Benefici Fisici

  • Permette di fare un’attività fisica dolce e non stressante
  • Rilassa i muscoli
  • Induce ad una respirazione più lenta
  • Riduce la pressione sanguigna (passare un’ora in giardino equivale ad un’ora di meditazione)
  • Aumenta la produzione di endorfine (gli ormoni della felicità)
  • Allena la coordinazione occhio-mano
  • Stimola le capacità sensoriali (le piante, infatti, possono essere odorate, toccate, guardate, ascoltate muoversi nel vento e, in certi casi, persino gustate)

Benefici Psicologici

  • Riduce lo stress
  • Riduce l’affaticamenti mentale
  • Riduce i comportamenti violenti (ospedali e penitenziari che adottano programmi di giardinaggio hanno rilevato un drastico abbassamento del livello di aggressività nelle persone)
  • Aiuta a vincere ansia e depressione
  • Induce calma interiore
  • Aumenta l’autostima
  • Abitua a prendere decisioni
  • Stimola l’iniziativa
  • Rafforza il senso di responsabilità
  • Aumenta il livello di pazienza e di generosità
  • Riavvicina ai ritmi della Natura
  • Risveglia il senso della meraviglia
Equipaggiamento

Per praticare il giardinaggio ti servono dei vestiti comodi (da adattare, ovviamente, in base alla stagione), magari che puoi tranquillamente sporcare, dei buoni attrezzi che, mi raccomando, dopo l’uso devono essere sempre ripuliti per bene, dei prodotti naturali dedicati alla cura delle piante come, ad esempio, terriccio o fertilizzante e, in base alla necessità, oggetti quali vasi, sottovasi, spago ecc. Naturalmente, per creare un angolo verde, non è necessario per forza un giardino, basta anche un balcone, una piccola aiuola o un vaso.

Modalità di attuazione

Ovviamente dipende dal tempo che hai a disposizione e, soprattutto, dalla necessità delle piante di cui desideri prenderti cura. Se pensi di non avere il pollice verde o conosci poco delle diverse pratiche del giardinaggio, leggere un libro sull’argomento potrà sicuramente esserti utile.

Amplia il tuo capanno degli attrezzi

esplora più a fondo questa pratica di ecoterapia

Sul giardinaggio, naturalmente, trovi una marea di libri. Si va da quelli più tecnici, la cui finalità è insegnare come coltivare delle piante, a quelli più rivolti a fare una riflessione sul rapporto tra l’essere umano e il mondo vegetale.

Ecco una prima bibliografia da cui puoi partire:

  • Un giardino per stare bene di Cristina Borghi, Ed. Urra
  • Il giardino che cura di Cristina Borghi, Ed. Giunti
  • Healing Garden. Il giardino che cura di Cristina Pandolfo, Ed. Brigantia
  • Giardino & Orto Terapia di Pia Pera, Ed. Salani
  • La Garden Therapy di Laura Rangoni, Ed. Xenia
  • Il giardino dei sensi. Introduzione all’Ortoterapia di Hank Bruce, Ed. Macro
  • Il mio giardino semplice. La facile arte del giardinaggio in famiglia di Silvia Bonino, Ed. De Vecchi
Qual è il tuo punto di vista?
arricchisci questo articolo con il tuo commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *