Esercizio psicogreen: i capelli di Madre Terra

Ispirati all’Etnobotanica per riconoscere che prenderti cura delle piante significa nutrire te stessa.

Capelli di madre terra

LUOGO DI ESECUZIONE: qualsiasi (vicino a delle piante, però, è preferibile)
MATERIALE NECESSARIO: carta e penna

L’Etnobotanica è la disciplina che studia il rapporto tra le piante e gli esseri umani. Fondendo scienze botaniche ed antropologiche, in sinergia con altri approcci scientifici (es. scienze mediche, agrarie, gastronomiche, veterinarie, archeologiche, sociologiche ecc.), rappresenta uno strumento molto utile per la lettura del territorio perché è in grado di evidenziare le sue peculiarità naturali, culturali, sociali e storiche.

Non è un caso che in tutte le tradizioni indigene la conoscenza delle piante, così come la comprensione del ruolo che giocano nella sopravvivenza degli esseri umani, sono ritenute molto importanti. Nella comprensione del mondo, quindi, l’Etnobotanica rappresenta per le popolazioni indigene un approccio olistico che non riguarda soltanto capire il ciclo di crescita delle piante o le loro caratteristiche botaniche ma, più profondamente, capire il funzionamento del mondo vegetale in rapporto al tutto di cui è parte.

La nostra vita e quella delle piante è intimamente legata a doppio filo (le piante diventano per noi cibo, legna per costruire, fibre per creare tessuti, medicamenti, ornamenti per arredare… e se non fosse per il processo della fotosintesi grazie al quale la luce solare viene trasformata in materia vivente, noi non potremmo sopravvivere) e, pertanto, una migliore comprensione di queste forme viventi che i Nativi Americani concepiscono come i Capelli di Madre Terra, diventa essenziale per mantenere equilibrato il rapporto con l’ambiente che ci ospita ed ampliare il senso di responsabilità che abbiamo nei suoi confronti.

In questo esercizio quindi, per ripristinare la conoscenza che la dimensione “etno” e quella “botanica” sono inseparabili, ti invito a fare una riflessione un po’ bizzarra: interrogarti suoi tuoi capelli. Lo scopo, naturalmente, non è certo quello di capire le ultime tendenze in fatto di acconciatura ma, invece, quello di portarti a meditare con più profondità sul rapporto che hai con i “capelli” di Madre Terra.

Inizia, allora, ponendoti queste domande:

  • Cosa sono i capelli?
  • Come crescono?
  • A cosa servono?
  • Cosa mi piace dei miei capelli?
  • Cosa cambierei dei miei capelli?
  • Che rapporto ho con i miei capelli?
  • In che modo sono importanti per me?
  • Come mi prendo cura dei miei capelli?
  • Cosa provo quando i miei capelli vengono maltrattati (taglio sbagliato, prodotti inadatti ecc.)?
  • Se all’improvviso perdessi tutti i miei capelli, come mi sentirei?
  • Come cambia il rapporto con i capelli nelle diverse culture, etnie ed epoche?

Adesso, terminata la riflessione sui tuoi capelli, poniti le stesse domande ma in riferimento al regno vegetale:

  • Cosa sono le piante?
  • Come crescono?
  • A cosa servono?
  • Cosa mi piace delle piante?
  • Cosa cambierei delle piante?
  • Che rapporto ho con le piante?
  • In che modo sono importanti per me?
  • Come mi prendo cura delle piante?
  • Cosa provo quando le piante vengono maltrattate (un albero potato male, un bosco incendiato ecc.)?
  • Se all’improvviso scomparissero tutte le piante del pianeta, come mi sentirei?
  • Come cambia il rapporto con le piante nelle diverse culture, etnie ed epoche?

Per concludere l’esercizio, dopo aver riflettuto anche sul regno vegetale, chiediti:

  • In che modo i miei capelli e quelli di Madre Terra si somigliano?
  • Cosa ho imparato da questo confronto?
  • Come posso contribuire a preservare la salute dei Capelli di Madre Terra?

NOTA. Per questo esercizio mi sono liberamente ispirata all’articolo Ethnobotany from a Native American perspective: restoring our relationship with the Earth di Thomas M. Alcoze (http://www.bgci.org), professore di Scienze Forestali presso il College of Ecosystem Science and Management della Northern Arizona University.

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