Primavera interiore: riconosci il momento in cui assecondare lo “sboccio” di un aspetto della tua vita

Quando un aspetto della tua vita sta attraversando una fase primaverile significa che ha bisogno di aprirsi ad una nuova crescita per espandere le tue possibilità di sperimentazione.

primavera interiore

Dopo aver parlato di Autunno Interiore e di Inverno Interiore, vediamo in questo articolo quali sono i segnali che ti aiutano a riconoscere quando un aspetto della tua vita sta attraversando la sua fase primaverile.

Primavera interiore

Un aspetto della tua vita si trova in Primavera se, in questo ambito, riconosci che:

  • Stai fiorendo
  • Ti senti piena di energia
  • Senti il forte impulso a far ripartire le tue attività
  • Senti che vuoi concretizzare i tuoi progetti
  • Stai valutando delle questioni inerenti una nuova crescita
  • Sei alla ricerca di ambienti che ti nutrano
  • Senti che hai voglia di sperimentare nuove cose

In questo caso, alcuni compiti che la stagione della rinascita e della fertilità ti chiede di onorare sono:

COGLIERE I PRIMI INDIZI DEL PROSSIMO FUTURO

Mentre cominci a guardare al nuovo inizio dell’aspetto di vita che stai considerando, ci sono immagini e visioni interiori che continuano a tornare da te. Probabilmente hai iniziato ad identificarle quando il tuo aspetto di vita si trovava nella sua fase invernale e, più nello specifico, tu ti stavi confrontando con il “buio invernale” (te ne ho parlato nell’articolo sull’Inverno Interiore).

Queste immagini sono molto importanti perché possono essere alcuni dei primi indizi di quali potrebbero essere i prossimi passi da intraprendere per permettere all’aspetto di vita considerato di evolvere.

In queste immagini, che puoi considerare come dei spezzoni di film interiore, ti vedi magari in un certo luogo, con certe persone, a fare certe cose. Può trattarsi anche di qualcosa che senti lontano da te, qualcosa che pensi che non farai mai. Ma se quella certa immagine ritorna di continuo è forse indice di qualcosa verso cui dovrai aprirti. Perciò resta ben in allerta delle tue immagini interiori.

Chiediti:

  • Quali sono le immagini/visioni che ritornano spesso?
  • Come mi fanno sentire queste immagini/visioni?
  • Che realtà delineano per l’aspetto di vita che sto considerando?
  • Riconosco in queste immagini/visioni uno schema o un tema ricorrente?

ASSECONDARE L’IDENTITÀ MUTEVOLE

Quando un aspetto della tua vita entra nella sua fase primaverile, significa che devi lasciar andare quelle parti di te che appartengono ad una realtà che non c’è più o che si sta sfaldando. Le cose, quindi, non possono rimanere esattamente come prima.

Prova a pensare al Serpente che, periodicamente, cambia pelle. Per un po’ di tempo, certo, si deve dimenare per sfilarsi il vecchio strato epidermico ma alla fine, millimetro dopo millimetro, risplende nella sua nuova pelle. Ci sono elementi della tua identità che mutano, per sempre o per un periodo, e serve a poco opporre resistenza. Affrontare un cambiamento, e la conseguente transizione, implica sempre un rinnovamento di te stessa e molto spesso, anche se in prima battuta potrebbe sembrare un rinnovamento “negativo”, con il senno di poi non è inusuale renderti conto che era quello che ti serviva.

Se, per farti un esempio, sei stata sposata con Mario per 30 anni e adesso lui vuole il divorzio perché si è innamorato di un’altra donna, tu devi staccarti dalla tua identità di “donna sposata” e abbracciare, anche solo momentaneamente (perché puoi naturalmente risposarti o comunque trovare un altro compagno), quella di “donna divorziata”.

Soprattutto quando ti devi staccare da un’identità che vorresti ancora, puoi fare fatica ma impedire il distacco non agevola la crescita dell’aspetto esistenziale che sta attraversando la fase primaverile.

Chiediti:

  • Quale parte della mia identità devo lasciar andare per permettere la nuova fioritura di questo aspetto della mia vita?
  • Rispetto a cosa questo rinnovamento di identità mi mette in difficoltà?
  • Cosa significa, per me, lasciar andare questo pezzo della mia identità?
  • Come posso favorire il processo di rinnovo in un modo che non sia per me traumatico?

NOTARE I PRIMI GERMOGLI DI VITA

Dopo l’Equinozio di Primavera, le giornate iniziano ad allungarsi, il sole sorge più alto nel cielo, la temperatura inizia ad innalzarsi. Questi fattori ambientali innescano la crescita primaverile nelle piante che, uscite dalla dormienza, iniziano a far spuntare i primi germogli. Anche in te la stagione primaverile interiore rappresenta un buon momento per prestare attenzione ai segnali di crescita e di nuova vita che riguardano l’aspetto di vita che stai considerando.

Immagina questa scena. Stai camminando all’aria aperta in un posto bellissimo pieno di piante e di animali. Tu, però, sei così assorta nei tuoi pensieri che non vedi lo Scoiattolo che è appena saltato sui rami sopra di te, non ti accorgi che hai messo il piede sopra un fiore dai colori stupendi, non vedi il cespuglio pieno di fragoline selvatiche da mangiare. Insomma, non ti sei accorta di nulla e quando ti chiedono come è il luogo in cui sei stata a passeggiare, rispondi che non hai visto niente degno di nota.

Ecco, a volte fai la stessa identica cosa con quei piccoli germogli di vita che ti riguardano. Sono minuscoli, è vero, ma sono lì e cercano di mostrarsi ma tu, annebbiata dai giochi della tua mente, non li noti e ti ostini a credere che per te all’orizzonte non c’è nessun spiraglio di luce.

Una cosa che può aiutarti ad individuare i tuoi piccoli germogli è riconoscere quando tendi ad entrare nel flusso, ovvero quella dimensione in cui sei così assorbita da ciò che stai facendo da non renderti conto del tempo che passa. Lo psicologo ungherese che ha fatto conoscere questo concetto, Mihaly Csikszentmihalyi, ha intervistato atleti, mistici, alpinisti, scienziati e altri creatori che gli hanno detto che:

Il flusso è il periodo nel processo creativo in cui l’autocoscienza scompare, il tempo svanisce o si riempie e c’è un totale assorbimento nell’attività. C’è un’intensa chiarezza sul momento e un chiaro senso di movimento, e c’è poca o nessuna preoccupazione per il fallimento.

L’utilità di riconoscere quando entri in questa dimensione è che ti  offre indicazioni sulle attività che ti piacciono, ti coinvolgono, ti appassionano e che, magari, possono trasformarsi in qualcosa di più strutturato nel prossimo futuro.

Chiediti:

  • Cosa sento che sta tentando di germogliare in questo aspetto della mia vita?
  • Quali attività, in questo aspetto di vita, mi fanno entrare nel flusso?
  • Quali nuove idee mi stanno venendo in mente?
  • Quali nuove cose sento che vorrei sperimentare in questo contesto?
  • Rispetto queste idee e nuove cose, quali paure sento muoversi in me?
  • Cosa mi raccontano queste paure e come posso gestirle?
  • Da cosa posso cominciare la mia sperimentazione?

AFFRONTARE GLI OSTACOLI DELL’EMERSIONE

Per le piccole piantine che emergono dal terreno, la Primavera è un momento molto delicato. Questo, però, non le ferma e, nonostante la loro fragilità, entrano con audacia in una realtà talvolta instabile. Un improvviso abbassamento delle temperatura, ad esempio, può fermare o rallentare la loro crescita, altre piante o erbacce possono soffocarli o il terreno roccioso può offrire poco sostegno alla loro crescita.

Così come, spuntando dal terreno, i nuovi germogli possono trovare molte barriere da superare, anche per te ci possono essere ostacoli, interni (paure, insicurezze, autosabotaggi ecc.) ed esterni (persone che ti remano contro, imprevisti improvvisi, eventi fuori dal tuo controllo ecc.), che intralciano il tuo cammino. Averli presente è importante, non per farti schiacciare, naturalmente, ma per calibrare con efficacia il tuo agire.

Ti sia chiaro, però, che non c’è scritto da nessuna parte che devi affrontare questi ostacoli da sola. Attorno  e vicino a te, infatti, ci sono persone che, se dai loro la possibilità, sarebbero felici di tenderti una mano.

Pensa all’Acero. Tra la fine dell’Inverno e l’inizio della Primavera, nell’arco di un mese e mezzo circa un Acero è in grado di produrre 8/10 litri di linfa. Questo albero, quindi, offre una sua preziosa risorsa interna per permettere a noi di aggiungere un po’ di dolcezza ai nostri piatti.

E cosa centra, mi dirai, con il discorso relativo all’aiuto degli altri? Centra perché attorno a te ci sono diverse “persone-acero” disposte a concederti un po’ della loro linfa!

Come qualsiasi altro essere umano anche tu, soprattutto nei momenti di difficoltà, hai bisogno degli altri. Però credo che, come la maggioranza delle persone, per timore di disturbare, di non essere capita o di apparire debole, spesso cerchi di fare tutto da sola. Se ti aprissi di più, invece, scopriresti che molte persone non vedono l’ora di aiutarti offrendoti un consiglio, dandoti man forte per svolgere un compito, facendoti un prestito, solo per fare degli esempi. Alle persone piace sentirsi utili e, se non è sufficiente l’aiuto di amici e partenti, ci sono molti professionisti pronti ad offrire il loro servizio. Chiedere aiuto quando non riesci a trovare la quadra da sola, stampatelo nel cuore, non è segno di debolezza ma di grande maturità psicologica.

Chiediti:

  • Quali potrebbero essere le barriere per le mie nuove idee che prendono vita?
  • Quante di queste barriere sono esterne e quante, invece, sono dentro di me?
  • Come posso agire per superare queste barriere?
  • Quali persone posso considerare come delle risorse?
  • Come posso attingere, con rispetto, alla “linfa” di queste persone?

NOTA BIBLIOGRAFICA. Alcuni spunti per scrivere questo articolo li ho preso dal diario Seasons of change. A journey of self-discovery di Carol Bishop e Julie Larsen.

Psicogiardinaggio Pratico
pianta questo seme di consapevolezza

La Primavera riguarda l’uscire dal letargo invernale e iniziare a muovere dei passi in avanti. È un momento di idee, esplorazione e scoperta che insieme all’eccitazione può anche infonderti un senso di incertezza.

È normale, infatti, che i primi avventurosi passi verso la nuova dimensione dell’aspetto di vita che stai considerando possano arrivare con qualche apprensione, ma come ha sottolineato William Bridges, esperto statunitense della gestione della transizione, la paura è una parte naturale del processo di cambiamento. Dice Bridges:

Per quanto potremmo desiderare di iniziare qualcosa di nuovo, una parte di noi resiste facendo come se stessimo facendo il primo passo verso il disastro. Ognuno ha una versione leggermente diversa di queste ansie e confusioni, ma in un modo o nell’altro sorgono tutti per la paura che i veri cambiamenti distruggano i vecchi modi in cui abbiamo stabilito la nostra sicurezza.

Perciò, qualunque sia il “nuovo” che chiede di nascere in quel certo contesto della tua vita, consideralo con curiosità e, per riconoscere se davvero lo vuoi nutrire, cerca di capire cosa dice di ciò che stai diventando e a quale tipo di fioritura potrebbe portarti.

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