Esercizio psicogreen: il totem vegetale interiore

Trova consiglio nei momenti di incertezza e disorientamento da un dialogo con la “pianta totem” del tuo Giardino Interiore.

Totem vegetale interiore

LUOGO DI ESECUZIONE: ovunque (purché tranquillo)
MATERIALE NECESSARIO: nessuno

La visualizzazione, spesso più conosciuta come visualizzazione creativa, è una tecnica usata in moltissimi ambiti – psicologia, medicina, sport, spiritualità ecc. – che consiste, semplicemente, nel dare forma nella tua mente a delle immagini che possono essere sia statiche che dinamiche. Fondamentalmente, è una tecnica che viene usata per provocare nella realtà la realizzazione di qualcosa. Una pattinatrice, ad esempio, può visualizzare l’esecuzione perfetta di una coreografia oppure, una persona malata, può visualizzare il suo corpo in perfetta salute.

È una tecnica, quindi, che può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi e a trovare soluzioni ai tuoi problemi. Rappresenta, inoltre, un utile strumento per entrare in contatto con i diversi aspetti di te stessa che, assunte sembianze comuni del mondo reale (in questo caso una pianta), facilitano la presa di coscienza rispetto ai tuoi più autentici bisogni. 

Per sperimentare l’esercizio inizia ad immaginare seguendo queste istruzioni (lette in precedenza):

  1. Chiudi gli occhi, trova una posizione comoda e focalizzati sulla tua respirazione: inspira lentamente con il naso, trattieni l’aria per qualche istante e poi, sempre lentamente, espira dalla bocca. Continua così finché il ritmo respiratorio non sarà diventato lento e costante, e a ogni respiro ti senti sempre più quieta e rilassata. A ogni espirazione percepisci che lo stress, le preoccupazioni, i troppi pensieri… scivolano via dalla tua mente. Contemporaneamente anche il tuo corpo si rilassa: tensioni, contratture e rigidità ti abbandonano dolcemente.
  2. Quando ti senti pronta e a tuo agio, inizia a immaginare di essere in cima a una rampa di scale con cinque gradini che portano verso il basso. Scendi un gradino alla volta, notando di che materiale sono fatti e la sensazione che danno sotto i tuoi piedi.
  3. Davanti a te hai ora una porta di legno verde, con cardini e battente di ferro battuto, dalla foggia antica. Apri la porta e varcala. Al di là di essa si distende un magnifico Giardino. È Primavera inoltrata e il sole, alto nel cielo, riscalda dolcemente l’aria. Gli uccelli cinguettano allegri sui rami degli alberi, le api ronzano tra i fiori alla ricerca di nettare, in lontananza senti il gorgoglio di un ruscello, ma per il resto regna un quieto silenzio. Guardandoti meglio intorno, ti rendi conto che nel Giardino cresce un’enorme quantità di piante diverse, in un’armonica profusione di forme, colori e profumi. Alte sequoie sono intervallate da fitti abeti rossi e possenti querce; orchidee dai colori vivaci si arrampicano sui tronchi caduti, alla base dei quali il blu intenso delle genziane crea un insolito contrasto cromatico. Nessun giardino, nessuna serra, può eguagliare la bellezza mozzafiato di questo luogo, né contenere tante piante diverse tra loro.
  4. Inizia ora a camminare lungo uno dei numerosi vialetti ghiaiosi che attraversano il Giardino incantato come una delicata ragnatela, consentendoti di andare ovunque vuoi. Mentre passeggi, guardati attorno con attenzione. Dove ti stanno conducendo i tuoi piedi? Che tipo di vegetazione si trova ora intorno a te?
  5. A un certo punto noterai che una pianta in particolare sta cercando di attirare la tua attenzione. Raggiungila. Ora sei vicino a lei e puoi osservarla con attenzione. Com’è? La riconosci? È una pianta che non hai mai visto? Oppure è una pianta per te famigliare? O, ancora, è una pianta che coltivi tu personalmente? È un albero, un cespuglio, o il ciuffetto di una piccola erbacea? Ha dei fiori o dei boccioli? Continua ad osservarla. Presta attenzione alla sua forma, al suo portamento, al colore del suo fogliame. Annusa l’aria intorno a te, che profumo senti?
  6. Ora, con delicatezza, toccala. Senti sotto le tue dita la consistenza delle foglie e, se ne ha, dei fiori e delle bacche. Passa la mano sul tronco o sul fusto. Pian piano inizierai a percepire lo spirito della pianta e potrai entrare in contatto con lei. Aprendoti a lei, inizierai a percepire la sua voce che ti sta parlando. Ascolta con attenzione le sue parole.
  7. Una volta ricevuto il messaggio a te destinato, saluta la tua pianta e ringraziala. Se vuoi, puoi lasciarle un’offerta. Quando avrai nuovamente bisogno di lei, potrai tornare a trovarla e lei sarà sempre lì per te.  
  8. Incamminati ora sul sentiero che ti aveva condotto lì e ripercorrilo a ritroso fino a ritrovarti nuovamente di fronte alla porta verde da cui sei arrivata. Aprila. Davanti a te troverai i cinque gradini di prima. Man mano che salirai ciascun gradino, diventerai sempre più sveglia, sempre più consapevole del tuo corpo e della stanza in cui esso si trova, finché al quinto gradino sarai completamente sveglia. Inizia a muovere pian piano le tue membra, riprendi totalmente la consapevolezza del tuo corpo e, quando ti senti pronta, apri gli occhi.

NOTA BIBLIOGRAFICA. Questo esercizio, il cui titolo originale è “Meditazione il giardino interiore”, è di Chiara Ygraayne (http://ygraayne.blogspot.it).

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