Esercizio psicogreen: l’albero custode

Ricevi sostegno interiore dagli alberi mentre lavori al raggiungimento di un tuo obiettivo.

Albero custode

LUOGO DI ESECUZIONE: all’aperto, in un’area con molti alberi
MATERIALE NECESSARIO: un seme

Nel cercare di raggiungere ciò che desideriamo o nell’impegnarci con noi stessi su qualcosa, capita talvolta di abbatterci facilmente non appena le cose prendono una piega diversa rispetto alle iniziali intenzioni e così, quasi automaticamente, fanno capolino dentro di noi scoraggiamento e senso di impotenza.

Questo esercizio può essere concepito come un rituale che, semplicemente, vuole rappresentare un piccolo “supporto” mentale ed emotivo a cui fare affidamento per ricevere appoggio e forza. È sufficiente che tu ti munisca di un seme – di che tipo non ha importanza (può essere, ad esempio, il semino di una mela, di una zucca o di una ciliegia) perché il suo unico scopo sarà quello di fungere da simbolo per qualcosa a cui vuoi “dare vita” nella tua esistenza – e poi, scelto un albero da cui ti senti attratta, piantarlo ai suoi piedi associandogli un progetto, un impegno o una promessa che, da questo momento in avanti, ti impegnerai a rispettare quotidianamente. Ad esempio:

  • Da oggi mi impegno a migliorare il mio rapporto con…
  • Da oggi decido di assumermi la piena responsabilità di…
  • Da oggi impedisco alla mia paura del… di decidere al mio posto

In silenzio, dopo aver spiegato all’albero cosa rappresenta il tuo seme, gli chiederai di diventare il tuo Albero Custode. Sarà come affidare qualcosa a cui tieni moltissimo a qualcuno per cui provi grande rispetto ed immensa fiducia.

Volendo, per creare con l’albero un legame più “amichevole”, potrai dargli un nome. La personificazione, infatti, è un buon escamotage che puoi utilizzare per entrare in connessione con soggetti non umani. Naturalmente, questo va fatto sempre nel massimo rispetto il che, nel nostro caso, significa evitare di usare appellativi lesivi della dignità dell’albero che, non dimenticarlo, è un essere vivente come te e il fatto che non possa difendersi verbalmente non giustifica in alcun modo atteggiamenti insolenti ed irriverenti.

Dopo aver ringraziato l’albero scelto per l’aiuto che ti sta donando, potrai congedarti e, una volta a casa, con il passare dei giorni potrai collegarti mentalmente alla forza e alla solidità del tuo Albero Custode. Anche se dovessi ricadere nella “trappola” che ti eri impegnata a superare, potrai affidarti alla consapevolezza che il tuo seme è lì ed è ben protetto e che, il tuo momentaneo inciampare, non te lo ha fatto perdere. Il seme, infatti, verrà amorevolmente custodito dall’Albero Custode fino a quando non gli avrai fatto mettere radici profonde nella tua vita.

Quando ciò che hai associato al seme sarà “sbocciato”, sarebbe bello (ammesso che sia possibile) poter tornare dal tuo albero per ringraziarlo di persona e raccontargli, come si fa con un amico, il cambiamento avvenuto nella tua vita.

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